4 – 11 Ottobre 2021 – 13^ Edizione della Crociera della Musica Napoletana… Crociera della Musica Napoletana? Ma perché?
Bene, cerco di riassumervi, cosa mi ha spinto nel lontano 2008, ad ideare questa iniziativa, questo marchio.
In un Sud Italia, ricchissimo di grandi tradizioni identitarie, ma scarno in termini di comunicazione ( i più grandi giornali, le principali emittenti televisive e radiofoniche nazionali hanno sede al Nord, conferendo al Sud anche una scarsità a livello occupazionale); la Crociera della Musica Napoletana si è assunta l’onere ( e l’ onore) di portare alla luce una delle più grandi tradizioni musicali mondiali ( la Canzone e la Musica Napoletana ) cantata ed imitata in tutto il mondo, eppure così poco valorizzata e premiata ma purtroppo per tanti svariati motivi non viene adeguatamente valorizzata, esaltata, riconosciuta nella nostra città.
Si potrebbero creare Musical della Canzone Napoletana, Scuole di Musica Napoletana, e invece nessun “amministratore” sembra mostrar interesse.
Nei vari incontri e symposium tenuti a bordo da alcuni esperti del settore, è venuto fuori che la Canzone e la Musica Napoletana (attenzione; non confondiamo i due termini, in quanto hanno due accezioni completamente diverse) hanno ispirato musicisti e poeti da ogni dove, e ad oggi molti studiosi ed esperti del settore sono concordi nel dire che la musica italiana esiste proprio grazie alla canzone napoletana. Basti pensare a Lucio Dalla, grande appassionato di cultura napoletana, che una volta disse: «Quella napoletana è la musica più importante del Novecento, altro che Beatles! Dobbiamo tornare a noi, e non essere provinciali, scopiazzando all’estero».
È innegabile che le radici della melodia e del belcanto nel mondo siano partenopee. Che la musica napoletana sia un patrimonio culturale mondiale, lo sapevamo già. La tradizione della musica partenopea è una ricchezza unica, ineguagliabile. Possiamo autorevolmente dire che; l’Italia nel mondo è rappresentata dalla musica e dalle canzoni napoletane.
È innegabile che le radici della melodia e del belcanto nel mondo siano partenopee. Che la musica napoletana sia un patrimonio culturale mondiale, lo sapevamo già. La tradizione della musica partenopea è una ricchezza unica, ineguagliabile. Possiamo autorevolmente dire che; l’Italia nel mondo è rappresentata dalla musica e dalle canzoni napoletane.
Si pensi che nella Napoli Sveva del XIII secolo, si è sviluppato un genere che oggi definiremmo come pop, cioè popolare. Tutto ha avuto inizio con canti intonati delle lavandaie dell’agreste collina del Vomero.
L’evoluzione della melodia napoletana, legata a quella del dialetto, non si è mai interrotta, anche se la sua diffusione nel mondo ha subito un forte rallentamento per l’impatto avvenuto negli anni ’60 del ‘900 con la musica inglese e americana.
Ma forse non tutti sanno che è stata proprio la Musica Napoletana ad influenzare i più grandi gruppi musicali inglesi e statunitensi, degli anni ’60 – ’70 .
La “Sesta Napoletana”: accordo di sesta napoletana, costruito sul II grado abbassato della scala minore; è nato nel ‘700 e dall’Ottocento in poi si è diffuso nell’intero mondo musicale influenzando il jazz, il blues e il rock d’avanguardia delle grandi band britanniche e americane, come riporta Made in Naples.
Sia i Beatles racconta Brian Epstein – manager del quartetto di Liverpool – sia Lennon che McCartney avevano una conoscenza enciclopedica della musica di tutto il mondo e di tutte le epoche, con una spiccata predilezione per l’antico repertorio napoletano. A dir la verità, senza mai accusare i baronetti di Liverpool di plagio, in passato si erano notate affinità in passaggi melodici tra «Michelle» e «Scalinatella», portata al successo da Roberto Murolo.
Va sottolineato che già nel 2004 l’originalità di «Yesterday» fu messa in dubbio da due studiosi inglesi di musica pop, il conduttore radiofonico Spencer Leight e lo scrittore Dominic Pedler.
Oggi, a girare il mondo è il grande repertorio classico della Canzone Napoletana. In tutto il mondo si canta e si suona la Musica e le Canzoni Napoletane, ovvero l’Italia è rappresentata nel mondo dalle Canzoni e dalla Musica Napoletana e non viceversa.
Tutto questo fa capire l’importanza e la potenza rappresentata da questa tradizione millenaria, tradizione strettamente napoletana, che purtroppo però non si riesce a valorizzare, valorizzazione che darebbe sicuramente un impulso ottimale al miglioramento del tessuto economico e culturale della città.
Insomma cari amici clienti e cari appassionati, noi in una città che ha bisogno di tutto, ma in particolar modo di risorse economiche, abbiamo ricatturato l’attenzione dei media e degli imprenditori illuminati con questo nuovo modo di fare comunicazione.
Vogliamo al contempo, augurarci che altri imprenditori utilizzino la loro professionalità per portare avanti, per valorizzare i tanti settori di eccellenza presenti nella nostra città, nella nostra regioni. Settori sterili, ai più sconosciuti, dai quali non si riesce a trarre tutto ciò che potremmo. Mi riferisco al teatro napoletano, la cucina napoletana e la pasticceria, eccellenze, ahimè, non ancora riconosciute a livello mondiale.
Cosa intendo? Mi spiego meglio…mentre altre città con risorse, strumenti, prodotti sicuramente meno eccellenti, meno degni di storia, hanno creato grandi industrie, generando posti di lavoro, incrementando, così, il benessere del territorio; noi siamo qui con un patrimonio culturale, storico, artistico ineguagliabile, di cui ci ricordiamo una volta ogni tanto, ma che subito poi rimettiamo a posto, per tenerlo da parte, quasi per non volerlo sgualcire.
Sarà forse perché abbiamo troppe eccellenze? Sarà forse a causa della miopia dei politici di turno?
Fatto sta che noi campani abbiamo un tesoro che… non sappiamo sfruttare.
Ecco perchè noi della www.scooptravel.it utilizzando l’approccio Bottom UP da ben 13 anni portiamo in tutti i Porti del Mediterraneo su favolose navi da crociera la Musica, ma anche l’ Arte, la Cultura Napoletana l’ essenza della nostra città.
Spero di non avervi annoiato, ma la meraviglia della nostra regione, va raccontata.
Se siete anche voi dei “NAPOLETANI E NON NAPOLESI ” ( la differenza ve la psiego la prossima volta ) fate girare, passate parola; diamo voce alla nostra ricchezza: il nostro Patrimonio di inestimabile valore. Aiutiamo così lo sviluppo economico della nostra regione e della nostra città, perché se “Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa, non aspettiamo ‘a ciorta… ‘a ciorta creiamocela noi”!
Francesco Spinosa
Operatore e Formatore Turistico
Amministratore e Direttore www.scooptravel.it
Ideatore dell’ Evento www.crocieradellamusicanapoletana.it