Anche stavolta, il grande cuore dei Napoletani, non si smentisce: Napoli si mobilita per l’ Ucraina.
In ogni dove, raccolte di indumenti, alimenti, medicinali in partenza per il confine ucraino, uniti per aiutare, e soprattutto uniti per accogliere i tanti profughi in arrivo.
La catena della solidarietà è più forte che mai, a Napoli come in tante altre regioni d’Italia.
Eppure celato dalla guerra, dall’ ansia e dall’ angoscia che, inevitabilmente, ha preso un po’ tutti… esiste un doppio filo indissolubile tra Napoli e l’ Ucraina, un legame fortissimo, una storia lunga ma poco conosciuta.
Avete presente Odessa? Sì proprio la bella città ucraina, affacciata sul Mar Nero e protagonista dell’attuale conflitto contro la Russia, è legata alla nostra città, più di quanto possiate immaginare…
Per due motivi:
- E’ stata fondata da un napoletano!
Sì nel 1794, da Josè de Ribas (nome spagnolo sì ma nato a Napoli, era infatti figlio di un diplomatico spagnolo al servizio dei Borbone). Questioni di cuore portarono il giovane, ad allontanarsi da Napoli, per i territori in cui regnavano i Romanov dove rimase in pianta stabile, prestando addirittura servizio in battaglia, al fianco del principe Potemkin nella conquista della Crimea. Successivamente, in uno scontro con i turchi, espugnò una sorta di avamposto. Poche baracche, sistemate come la gemma in un diadema in un golfo naturale, gli “causarono” un dèjà-vu, vide la Napoli che aveva lasciato e decise che avrebbe convinto gli zar a fare di quel golfo una città. La Napoli del Mar Nero.
La lingua italiana (e anche qualla napoletana), furono, infatti, lingua semi-ufficiale di Odessa, per molto tempo.
C’è da dire che nel 19^ secolo, Odessa contava più di mille italiani tra marinai, commercianti ma anche artisti e letterati. La città, in origine chiamata “Odesso”, fu ribattezzata “Odessa” dalla zarina Caterina II di Russia. Acquisendo un nome femminile, secondo la zarina, avrebbe acquisito anche forza ed importanza.2. Proprio Odessa, ha ispirato la più celebre canzone napoletana, ‘O sole mio’.
Siamo alla fine del XIX secolo ed Eduardo Di Capua era in tournée sul Mar Nero, con il quartetto di posteggiatori messo su da suo padre Giacobbe (noto posteggiatore di Castellammare).
Evidentemente fu proprio il bellissimo sole caldo che nasceva sul Mar Nero, ad ispirargli la canzone che ha fatto battere poi i cuori di tutto il mondo. Qualcun altro sostiene invece, che la musa ispiratrice sia stata una certa Nina, di cui Eduardo di Capua si innamorò perdutamente. Non sappiamo oggi qual è
l’ effettiva verità, una cosa però è certa: Eduardo di Capua si trovava ad Odessa quando musicò quel testo divenuto poi famosissimo, testo che gli aveva dato il suo amico e poeta, Giovanni Capurro.
Che strana storia, quella di ‘O sole mio’… nata in Ucraina, rese celebre poi in tutto il mondo e addirittura nello spazio, grazie a Jurij Gagarin che la intonò durante il primo viaggio dell’uomo intorno alla Terra.
E voi lo sapevate?
Napoli e l’ Ucraina, così lontane così vicine, così diverse ma così uguali…
Speriamo che la situazione attuale abbia fine al più presto, e che la Napoli del Mar Nero, possa tornare presto a brillare illuminata da “O sole suojo”.